domenica 19 agosto 2007

Spagna 2007 - 7 Cordoba, mattina

[...]

sveglia un po' piu' tardi oggi, la Feria de Malaga ha lasciato comunque
qualche strascico.
la mattina si preparan i panini per la giornata.
avevamo comprato della mozzarella (molto finta) a fette, in vaschetta,
lasciatala in macchina pero' se' fusa ed e' diventata una fetta unica, cosi'
l'abbiamo fatta a cubetti e aggiunta ai salumi ormai di qualche giorno,
anche questi lasciati in macchina al caldo, e preparato un po' di panini
belli carichi.
non avendo salviette o pellicola, ne' tantomeno stagnola, li abbaimo
incartati con la carta uigienica, schiacciati un po' per farli stare in
borsa e siam partiti, senza salutare nemmeno l'oste del bar sotto la
pensione, quello pittoresco, non credo pero' se la sia presa.
destinazione Cordoba.
abbiamo trovato una pensione abbastanza in centro, non molto cara, l'0unica
cosa che lasciava un po' stupiti e' che Hung era certo gli avessero detto
che eran 3 stanze singole a 47 euro e avevamo notato che 47 non e'
divisibile per 3, pero'...
Nel tragitto distese immense di ulivi e aranceti, ma tanti kilometri di fila di ulivi e aranceti, incredibile quanto spazio ci sia e quanto ne sfruttino, per forza che poi noi compriamo le loro olive e le loro arance.
ormai le tirate in macchina del primo giorno sono un ricordo, e' tutto
sempre molto vicino, per le dimensioni e le strade spagnole, cosi' arriviamo
a Cordoba prestino, verso mezzogiorno.
il problema di Cordoba quando ci si arriva in macchina, che avevamo letto
essere anche un problema di Granada, e' che i sensi unici cambiano di
frequente e senza preavviso, cosi' col navigatore e' diventato presto
impossibile girare la citta' visto che le starde che diceva di prendere eran
tutte rovescie e si allarmava perche' secondo lui eravamo noi a prenderlae
contromano, ma prova a spiegarglielo tu al navigatore che avevamo ragione.
alla fine troviamo la strada in una traversa della quale c'e' al nostra
pensione, purtroppo la strada e' strettissima, c'e' una macchian
parcheggiata davant i9n modo tale da bloccare il traffico e dietro di me
c'e' gente che arriva, cosi' tiro dritto e penso "beh.. torno indietro
appena posso", col cavolo.
ho dovuto rifare tutto il giro di Cordoba perche' alla fine mi sono infilato
in un senso unco che formava una speci di circuito, uno zetweg, o un
montecarlo, dipende dall'affinita' del pilota, eppero' alla fine sono
riuscvito a ritrovar la bussola.
quando siamo a 50 metri dalla pensione una citroen picasso si ferma, fa per
infilarsi nella via prima della nostra, poi cambia idea ed inizia a far
retromarcia, allora suono un colopo, ma continua, asuono un'altra volta e
avanzoi, intanto dietro di me si sta formando un'impaziente coda, alla fine
siamo quasi a contatto e desiste, si infila nella via e mi lascia passare.
entriamo nella via e non c'e' posto ovviamente, cosi' ci piazizamo davanti
alla pensione, un po' piu' civilmente di quello che 5 minuti prima bloccava
la strada ma davanti ad un passo carrajo, tempo di scendere dalla macchina e
un cordobese dal terzo piano ci dice che ciama la "grua" se stiamo li', gli
spieghiamo 5 minuti e lui capisce e rientra.
dopo un altro mintuo non ti arriva la citroen di prima, insomma son dei
francesi che han preso la nostra stessa pensione, mancvo mal, penso, che li
ho bloccati e gli ho preso l'unio cpoosto nella via, altrimenti avremmo
dovuto fare un altro giro.
Ma loro son piu' audaci di noi e si ferman tra la pensione ed il passo
carrajo, cosi' bloccano la strada e me.
vabbe', penso, tanto staran poco.
Andiamo alal reception, il patio di ingresso e' bellissimo, e pensiamo, che
figata di posto.
pero' alla reception subito la prima impressioine viene smentita.
intanto ci dan una chiave e quando gli dico ma non eran 3 le camere? no,
dicono senza gentilezza, e' una con tre letti, beh... aveva senso mi pareva
stranoi chissa' cosa si son detti ste donne scorbutiche ed il viet.
comqunue saliamo, portiamo su le valigie e subito la stanza appare per quelo
che e', un mezzo cesso.
lenzuola gialle, capelli sul cuscino, niente aria condizionata e una
finestra sola, un ventilatore mini, vabbe'.
mettiamo un po' di robe in grio per la stanza, pisciatina e si esce

sabato 18 agosto 2007

Spagna 2007 - 05 Malaga sera

[...]

si va amangiare, kebab.. ancora, basta, mi prometto, l'ultimo, e cosi' sara', pero' ormai siam qua.
insomma, il kebabbaro niente a che vedere con quelli di Garnada, meno gentile, meno abbondante, meno buono e piu' caro.
bocciato.
e' ora di andare alla feria serale, ma sara' come qua, pensiamo, quanta gente vuoi che ci sia.
il primo scoglio da affrontare e' trovarla.
lungo la via ogni tanto ci son delle indicazioni che portano in mezzo al nulla.
decidiamo che e' ora di chiedere.
ognuno pero' dice la sua, e tutti ti danno una sola indicazione alla volta, dovete tornare indietro, o, sempre dritto, o, alla prossima a destra, tornate indietro, parcheggiate e prendete un bus, i bus non passano di qua, sempre dritto, insomma stiamo perdendo la speranza di arrivare.
ad un tratto, il cielo dietro dei caseggiati cambia colore, proviamo a vedere se e' tutta quella luce, ed era quella luce, in pratica abbiamo visto la luce.
troviamo pure parcheggio abbastanza vicino, e ovviamente, come al solito, troviamo parcheggio vicino perche' e' troppo presto, e' mezzanotte, son tutti genitori e bambini o adolescenti.
arriviamo all'ingresso e subito ci rendiamo conto che non e' una semplice sagra di paese, e' una ENORME festa.
incredibile, stand per mangiare, bere, ballare, uno dietro l'altro. per kilometri, letteralmente.
(poi a casa abbiamo guardato sul sito, dicono che quest'anno siano arrivati 6 dico 6,, milioni dico milioni, di visitatori)
arrivati alal fine, finalmente, altrettanto spazio occupato dal Luna Park piu' grande che abbia mai visto, un sacco di gente, ma e' nulla confronto a quella che vedremo uscendo.
la stanchezza inizia a impadronirsi di noi percio' iniziamo il viaggio di ritorno, non si arriva piu', la gente aumenta, quando usciamo all'ingresso quasi non si passa, una fiumana di persone continua ad arrivare, sono le 2 passate, sara' anche che e' venerdi, ma noi siam proprio cotti, disdetta. ma l'anno prossimo... ehhhh, l'anno prossimo... vedremo.
torniamo cosi' a Casabermeja, tutti ancora esaltati da quello che abbiamo visto.
credetemi, chi ha occasione di passare verso ferragosto da quelle parti si fermi almeno 2 giorni a Malaga, cosi' non fara' come noi che per stanchezza, e per il fatto di dover lasciar la camera all'indomani, deve andare a letto "presto".
Per maggiori informazioni cercate "feria de malaga" anche su google.

Espana 2007 - 5 Malaga

[...]
arriviamo a Casabermeja verso le 10e30.
troppo presto, "estan limpiando el cuarto".
stanno pulendo la camera.
andiamo al bar sotto la "pension el Taxi".
un posto pittoresco.
in prima pagina sul giornale c'e' la corrida di jeri con un tipo che ha fatto furore.
l'oste e' rugoso e spigoloso, con una voce roca e bassa.
gli altri avventori stan bevendo birra e mangiando panini al prosciutto.
Sul banco fan bella mostra di se' alcune tapas, alcune di pesce da cuocere, altre gia' pronte.
i non volevo nulla, ma gli altri volevan il caffe', cosi' quando l'oste per la seconda volte chiede cosa vogliamo e quando per la seconda volta i ragazzi si guardano poi guardano in basso, poi si pizzicano le labbra, dico "caffe", cosi' mi bevo anch'io il caffe'.
ovviamente non e' come il nostro e c'e' sempre qualcuno che ogni volta lo deve dire, am siamo in Spagna, penso, e' ovvio, comunque me lo sento ripetere.
il posto e' pittoresco, veramente, merita un salto se passate di qua.
verso l'una siamo a Malaga.
La feria di giorno e' in citta', la sera e' fuori.
il primo impatto e' un po' deludente, ci avevan promesso gente ubriaca dal mattino che balla e canta, invece tanta gente si', ma tutti allegri senza esagerazioni, inoltre abbiamo trovato parcheggio (a pagamento pero') proprio in centro.
Ancora non siamo nel clima ispanico, percio' non abbiamo realizzato che siamo in piena siesta e quindi quello che stiamo vedendo e' nulla.
c'e' da scegliere dove mangiare, cominciamo a passare in rassegna i vari stand e bar, prima una cana (2euro), senza nulla ad accompagnarla, notiamo che il prezzo sembra parecchio piu' alto che a Granada, e avevamo gia' osservato in un'altra gita spagnola che alle sagre non si risparmi proprio per niente.
cerchaimo comunque di farci contagiare dal clima festoso e allegro ma ormai l'obiettivo ' mangiare senza svenarci.
entriamo cosi' in un vicolo e becchiamo un posto, al sole, con una cameriera proprio andalusa, mora, tettona, magretta, bella bella.
confrontando i prezzi sembra conveniente, ci fermiamo, cosi' assaggiamo il gazpacho, una tortilla de qualcosa, un boccadillo de qualcossaltro ,a alla fine abbiamo fame, litri di birra 2 (a 7euro l'uno, quindi basta cosi').
ci alziamo non proprio satolli, ma con la foto della cammarera e riprendiamo il giro.
in pratica il centro pedonale e' tutta una sagra.
appena torniamo nella via vediamo altri locali per mangiare ed il prezzo continua a scendere, 3e5, 3, fino alla rivelazione: 1e80 per un litro di cerveza (Cruzcampo per i record, 5 litri fatti fuori nel pomeriggio).
un moschettiere decide di provare una patata e il "Tinto de Verano", lemonsoda e vino rosso, con mucho mucho hielo (molto molto ghiaccio) infatti alla fine si lamenta perche' c'era piu' ghiaccio che altro, ed e' vero. comunque...
la gente e' aumentata a dismisura. tutti ridono, ci son gruppi in costume andaluso che cantano e ballano e la gente li accompagna si aggrega, tutti sembrano divertirsi.
decidiamo che non possiamo continuare a bere, e' ora di fare un po' i turisti.
andiamo fino alla fine della zona pedonale e c'e' una signora che canta, non mi ricordo come si chiamano quelle cose li' pero' ci fermiamo ad ascoltare e tutti sembrano molto coinvolti e alla fine anche noi siamo coinvolti.
quando ripartiamo giriamo verso il teatro romano, l'alcazar e il castillo de gibralfaro in quest'ordine appajono dal basso verso l'alto.
il primo sara' il castillo.
pur apparendo unite le costruzioni non si passa da una all'altra, percio' dobbiamo salire fin su dall'esterno.
l'arrampicata non e' agevole, incontriamo anche un camaleonte che va su piu' veloce di me coi suoi occhi snodati con uno mi guardava, con l'altro guardava la strada ed intanto mi faceva gli sberleffi.
arrivamo su che peso 2 kg in meno.
facciamo il biglietto unico castillo-alcazaba ed entriamo (3e20 euro).
alla fine non c'e' molto, poi veniamo dall'alhambra per cui qualsiasi giardino ora ci sembra il cortile che abbiamo a casa, comunque ci facciamo il giro, usciamo, ridiscendiamo, e risaliamo per l'alcazar.
qui e' un po' meglio, in fondo l'altro era una zona di avvistamento, qui ci abitavano.
il giardino e' curato, l'acqua arriva dappertutto con le solite canaline in cui inciampi, ci son fontane per bere e rinfrescarsi.
per fortuna per scender troviamo l'ascensore, in questo caso discensore.
bon.
usciamo e decidiamo (sbagliando, ma ve lo spiego dopo perche') di andare in spiaggia, Hung nasconde i soldi sotto la sabbai e andiamo in acqua.
La spiaggia dicono essere riportata, non e' fina ma e' pulita, l'acqua e' fredda.
il sole sta scendendo, e' ora di tornare in citta'.
venendo su dalla spiaggia passiamo accanto l'arena e c'e' un sacco di gente dentro che grida a tempo OLE', insomma, ecco perche' abbiamo sbagliato ad andare in spiaggia, fossimo passati prima di li' saremmo entrati anche noi a veder la corrida, purtroppo non abbiamo visto locandine e quando siamo saliti al castillo l'arena, che si vedeva dall'alto, era vuota.
bon.
siamo quasi in citta', di colpo, Hung si blocca "I SOLDI!!!"
son rimasti sotto la sabbia, lui e Andrea corrono indietro, io no, sareri stato di peso e li avrei rallentati, e vanno a cercarli.
convinto che torneranno a mani vuote con la serata rovianta cerco di far eunpo' foto artistiche e aspetto.
dopo un'oretta scarsa tornano e... coi soldi.
han fatto un po' i trattori ma alla fine li ha tovati... incredibile.

venerdì 17 agosto 2007

Spagna 2007 - 04 Granada

[...]

sveglia alle 5e30.
da panico, in ferie, in Spagna, sveglia alle 5e30 del mattino!!!???
vaben.
l'omino del motino (vedi post precedente) ci disse da qui a qui 10 minuti, da qyui a su, 15, totale meno di mezz'ora.
partiamo, sono le 6e15, finche' la strada e' piana effettivamente 10 minuti, poi per l'Alhambra inizia a salire, e aollora s'allunga incredibilmente.
cioe', io non ho problemi a camminare in piano, ma la mia mole mi impedisce di far lo stambecco di montagna, percio' ogni tanto dovevo rifiatare.
comunque per le 7 siam su, il sole deve ancora sorgere, c'e' gente che si sta svegliando davanti le biglietterie, i piu' organizzati han dormito nel sacco a apelo, altri appoggiati al muro.
da notare che fan 18°C, non male per il 16 agosto nella torrida Andalusia.
ci guardiamo un po' intorno e becchiamo una coda molto piu' breve, e' della biglietteira che funziona solo a carta di credito, ci mettiamo li' quindi.
i ragazzi davanti a noi son italiani, anche quelli dietro, ma con quelli non avevamo affinita' evidentemente.
cosi' parliamo del piu' e del meno, che giro avete fatto, che giro abbiamo fatto, che giro dobbaimo fare e vien fuori Malaga.
gli occhi spenti dei nostri interlocutori si accendono.
MALAGA????
c'e' una feria (una sagra diciamo) incredibile, si', replico, abbaimo letto, ma dovremmo prenderla perche' sulla lonely planet, da come e' scritto, dice che e' appena iniziata e che finisce il rpossimo finesettimana.
no no no, ci spiegano, finisce QUESTO fine settimana, domani e' venerdi gia', quindi non avrete tempo se non ci andate subito, noi arriviamo da li, abbiamo fatto un giorno in piu' apposta e pensa che l'abbiamo saputo a la Coruna da uno che vendeva spiedini lungo la strada ma ci siam fatti convincere e alla fine ci abbiam fatto un giorno in piu', stamattina, vomitatina e siam venuti qua, perche' bisogna vedere qua ma senno' saremmo ancora la'.
e cominciano a raccontare della feria, dei balli, della gente, dov'e' dove si sposta la sera e un sacco di robe che ci fan cambiare il rpogetto per l'indomani, gesto dell'ombrelloa Cordoba, rimandata, e tappa a Malaga, chissa' se sara' cosi' come dicono, questi son giovani, son esagerati, magari e' 'na roba normale, comunque e' deciso.
inanto arrivano le 8, la coda ormai e' enorme, i biglietti a disposizione son circa 2000 e secondo me molti rimamrranno fregati, peggio per loro pero', noi ci siam fatti il culo per esser qua.
verso le 9 abbaimo il nostro biglieto.
ora, lasciatemi spiegare una cosa per chi non la sa, nel bsiglietto son riportati due differenti orari di ingresso, uno per entrar nelle mura, e una per Palacio Nazaries, la parte clou, quella bella, imperdibile che assolutamente non si puo' non vedere, soprattutto, la parte per cui paghi.
vaben.
nel nostro caso 8e30-14e30 per le mura, 10e30-11 per Palacio.
ecchessiamostupidi a non capirlo?
forse gli altri no, ma io si', percio' secondo me se son le 9 non possiamo entrare fino alle 10e30.
gli altri ne approfittano per scendere in apese e lasciar la' un po' di rifiuti organici, io mi fermo in vetta, altrimenti non sarei piu' tornato, e ci diamo appuntamento alle 10e30 davanti l'ingresso (delle mura).
intanto vado al punto bluetooth e mi scarico sul cellulare la mappa e il tour consigliato, con un po' di guida anche, che e' offerto a tutti gli utenti tecnologici, diciamo la verita', qualsiasi guida cartacea e' migliore, ma fa molto figo.
alla fine entriamo, facciamo il giretto, e il negozio di souvenir, e il palazzo di Carlo V, bello, quadrato fuori, circolare dentro, con tanto di museo abbastanza penoso, ma la cultura non ha prezzo, e infatti e' gratis.
arriva quasi mezzogiorno e arriviamo al Palacio, la parte imperdibile, il tipo guarda i biglietti e fa "ma non e' il vostro orario questo", come come? aveva ragione, saremmo dovuti esser li' tra le 10e30 e le 11, proprio come c'era scritto sul biglietto, un nervoso m'e' venuto, di solito son bravino in 'ste cose, stavolta proprio cannato di brutto.
un po' infastidito finiamo il giro, Generalife (giardini, belli belli) e altre robe, saliamo anche su una torre e vediamo Granada dall'alto, bello, ma insomma, rimane parecchio l'amaro in bocca.
Non mi dilungo oltre, chi l'ha vista sa, chi no se va su un sito qualsiasi sicuramente ricavera' informazioni piu' precise significative.
si scende in citta' again.
Kebab di pollo (Swarma mi pare si chiami) un tipo ciccione e sudato ci fa sto panino, buono e sudato, 3 euro, non male.
andiamo a riposare un po' in pensione poi usciamo, diaciamola tutta, saremmo potuti partire, o la vivi Granada o senno' un giorno e' sufficiente e noi non avevamo tempo di viverla, cosi' la sera un po' di descanso (riposo) l'abbiamo accettato ma non era necessario, ormai avevamo prenotato e quindi...
allora cerchiamo la cena, ci son dei ristoranti cinesi che per 5 euro ti dan tutto (promettono almeno) pero' non a tutti piace il cinospagnolo, percio' cerchiamo ancora.
intantotelefoniamo in giro pe rveder se c'e' posto a Malaga, l'impresa ovviamente non e' semplice perche' con la scusa della feria, che a questo punto comincia si' ad apaprirci piu' grande di una sagra di apese, e' tutto pieno.
per fortuna dalle pagine bianche spagnole avevo tirato giu' un elenco di pensioni di Malaga e provincia e alla fine combiniamo per Casabermeja, a circa 20km da Malaga, 18 euro a testa e confermiamo.
mentre chiamavamo c'eravamo fermati in una via piu' tranquilla, ad un certo punto notiamo un decina di fanecchi, pancabbestia (scritto come si legge) zozzi e brutti che si radunano, nel giro di altri 10 mintui arrivano 6 o 7 poliziotti che li controllano a uno a uno separandoli dal gruppo, gli fan togliere le scarpe perfiono, le brose vengono aperte, e poi li disperdono dopo un'ora buona.
altro che da noi penso, coi "ragazzi" dei centri sociali della minchia che avrebbero inveito, questi qua se avessero alzato lo sguardo si sarebbero presi un pajo di manganellate giu' per la codoppa, e ho pensato, dovrebbe essere cosi' anche da noi, a Padova poi c'e' sta abitudine di sti fancazzisti di rompere le palle alal gente che vuole stare in piazza con le loro proteste idiote e la loro musica demente.
ma questa e' un'altra storia.
bon.
soddisfatti per aver trovato da dormire andiamo a mangiare e cosa ti mangiamo? kebab, buono, in placa nueva, birra a litri (a proposito, prima la solita cana con tapa).
soddisfatti andiamo a dormire.
intanto in pensione ci son stati nuovi arrivi, un sacco di ragazzine, un po' spagnole un po' italiane, qualcuna carina.
la parte bella e' stata la sera quando c'era molta promiscuita' e gente in mutande, tra cui io con la mia pancia, incontrava gente in mutande e reggiseno, visto che il bagno era unico, in comune, e senza porta.
mutandine lasciate sugli appendini, a portata di sniffatina veloce (anche non veloce volendo) con o senza pizzetti, la maggioranza sportive pero', giustamente, insomma, il turista alal fine deve camminare e stare comodo.
quando noi siam andatia dormire pero' abbiam capito che ancora non eravamo molto spagnoli, infatti tutte ste ragazze si stavano cambiando per uscire, cosi' quando noi abbiam chiuso la porta della camera, loro han chiuso quella della pensione.
Sonno profondo, senza sogni, nonostante le mutandine in giro e i reggiseni indossati con disinvoltura senza nulla a coprire ne' fianchi ne' cosce ne natiche (ma alla fine e' come veder la gente in costume, no?).
sveglia alle 10, lasciato le chiavi nella camera, come da accordi e partiti per Malaga
[continua]

giovedì 16 agosto 2007

Espana 2007 - 03

[...]
Alicante - Granada, 370 km, una cazzata, li potrei fare su una gamba sola.
col fido (?) navigatore si parte, c'e' da fare un passo, ne approfitteremo per una sosta e mangiar qualcosa.
Un cane vecchio come il mondo, anzi, una cagna, stanca, si avvicina ma dev'essere abituata a mangiar meglio di noi perche' rifiuta quello che possiamo offrirle.
sia sui monti, nella zona delle grotte abitate, sono case ricavate in grotte, alcune naturali, altre no, in ogni caso dev'essere affascinante, ci son anche vere e proprie pensioni che permettono di passar la notte in grotta, la temperatura e' costante tutto l'anno intorno ai 18 - 20 gradi.
C'e' pero' scritto sulla guida di stare attenti alle case grotte dei gitani, che ti chiedono se vuoi visitare la loro casa, e' gratis entrare, poi pero' non ti fanno uscire se non paghi.
Gli zingari son uguali dappertutto, sempre pronti a fregarti.
In ogni caso non e' nostra intenzione fermarci ora, magari un'altra volta (questo sara' un ritornello frequente) e si va a Granada.
Jeri parlando col tipo della pensione siccome non ci si capiva ci ha drtto di apsettarlo all'uscita dell'autostrada, che tanto lui stava vicino e sarebbe arrivato col "motino".
insomma usciamo, troviamo anche il distributore Repsol, con un po' di difficolta' invero, e lo chiamiamo, dice che arriva subito.
intanto ci fermiamo vicino al "lavado de mascotas" in pratica il posto dove si possono lavare i cagnetti e aspettiamo.
dopo un po' richiamiamo, poi ancora, dice che sta per arrivare, ogni volta, alla fine mi addormento, finalmente, e ovviamente, arriva.
ci porta fino alla pensione, in centro, zona pedonale, cosi' lasciamo la macchina subito fuori, e' ferragosto anche li', e' caldo, il sole e' allo zenith, e non c'e' nessun per strada, cosi' trovo posto per la macchina anche nel parcheggio gratuito in strada, almeno stavolta non pagheremo il parcheggio.
La pensione e' carina, non ha il condizionatore ma Granada e' a 700 metri sul mare, la mattina sara' infatti fresco, e' pulita, il bagno e' strettissimo, ci son duw water affiancati separati da un tramezzo e con le porte scorrevoli, i pratica quando uno apre la porta chiude l'altro, percio' io sceglievo sempre quello di destra che aveva la porta sotto l'altro, in questo modo quando andavo in bagno potevo appoggiarci la testa e se anche qualcuno avesse fatto scorrere la porta dell'altro non mi avrebbe colpito perche' sarebbe scorsa all'esterno.
A Granada ci son 2 cose: il quartiere arabo e l'Alhambra.
Percio' usciamo subito, in strada veamente noin c'e' nessuno, vediamo la cattedrale, chiusa, e vicino c'e' un negozio di musica, gli altri vanno a vedere e n on tornano piu', in pratica c'era una canzone che piaceva ad un moschettiere e cosi' se l'e' ascoltata, poi ha chiesto di vedere il cd, di poterlo ascoltare, c'e' stata trattativa ma il tipo non voleva farlo sentire, alla fine l'affare non si conclude.
Proseguiamo, siamo vicini ad una specie di Bazar, tutto per i turisti, arrivano le zingare con un rametto di qualche painta in mano che te la offrono per buona sorte in cambio di un piccolo contributo, senza spese postali, insomam agli altri 2 moschettieri si fan sotto piu' insistenti, cercano di leggere la mano, a me s'avvicina una, le dico "no", poi insiste e le urlo in faccia "NOOOO", allora se ne va, probabilmente maledicendomi, non so se l'avete capito ma a me gli zingari, i gitanes, i rom, tutta quella gente li' non piace, quando li vedo mano sul portafoglio, culo al muro e li allontano prima possibile e se non ci riesco mi allontano io.
Andiamo a vedere il quartiere arabo, s'inerpica su una collinetta e ha tutte le case bianche, si chiama l'Alcaicin o Alcaizin, non mi ricordo ora, comunque carino, non imperdibile diciamo, meta' dei quartieri in Andalusia son cosi', bianchi ed inerpicati. Comunque quando arrivi su vedi l'Alhambra da di fronte, non e' male.
scendendo passiamo per la zona turistica commerciale, con tutte le botteghine per i turisti, un sacco di roba, anche a buon prezzo, ma, pensiamo, questo e' il primo posto che vediamo fondamentalmente, percio' chissa' poi che affaroni faremo, quindi lo shopping e' rimandato alla prossima occasione.
andiamo a farci una "caña" alla cervezeria segnata sulla guida, dove danno, come in tanti altri posti, una tapa ogni caña.
la birra e' freddissima, va giu' che e' un piacere, come tapa ci danno al pasta al tonno, un po' una comica, ma va ben, e' gratis...
a quel punto Hung e' gia' mezzo 'mbriago.
cerchiamo un posto per la cena, andiamo a finire da Boabdil, fu l’ultimo re dello splendido regno moresco di Granada, e ordiniamo, paella e carne di monte e pescado, ma Hung non ce la fa, finisce la paella in 5 secondi netti e lascia tutta la carne di monte (carne di cervo in particolare).
Passeggiatina e a letto che l'indomani si va a vedere l'Alhambra, siccome non abbiamo prenotato il biglietto bisogna mettersi in coda la mattina presto, bisogna arrivare entro le 7 se si vuole prendere un biglietto, percio' la sveglia e' fissata alle 5e30!!!

mercoledì 15 agosto 2007

Espana 2007 - 02


[...]
insomma alla fine siamo arrivati ad Alicante.
subito un po' di coda per entrare in citta' e poi un traffico, guarda caso, ferragostano in una citta' di mare.
decidiamo di parcheggiare in un centro commerciale cosi' facciamo anche un po' di spesa.
cosi' entriamo nel primo "Corte Ingles" (sara' poi una costante quotidiana).
fatta la spesa, salumi e pane, andiamo verso l'ufficio turistico, nel "barrio".
e' un po' distante ma intanto cosi' prendiamo le misure alla citta'.
All'ufficio turistico l'unica cosa che possono fare e' darci un elenco delle pensioni ed hostal della citta', meglio di niente, ci incamminiamo verso le piu' vicine, ma e' tutto completo, per fortuna avevamo una sim card spagnola del fratello di un moschettiere cosi' telefoniamo in scioltezza, invece di camminare come matti.
quello che parla un po' s'emoziona, un po' non capisce e cosi' quando finalmente troviamo qualcuno che ha posto non riusciamo a capire quanto costa, bisogna andar la'.
in pratica bisogna tornare indietro e proseguire, meglio comunque lasciar la macchina al parcheggio pensiamo, cosi' via, intanto si vede la citta', consoliamoci cosi'.
cammina che ti cammina arriviamo, suoniamo e chiediamo maggiori informazioni, capita che ci dicano, impossibile che vi abbiamo detto di venire e' tutto pieno, ma no abbiam parlato con una signora che c'ha detto che c'era posto, ma qui non lavora alcuna signora, uno parla italiano e ci spiega che non abbiam parlato con loro, gli mostriamo il numero ed effettivamente non e' quello.
in pratica avevamo chiamato un ostello, che in realta' e' una casa dello studente durante l'anno che d'estate mette a disposizione le stanze come un albergo.
e' pero' piuttosto fuori cosi' recuperiamo la macchina e via... verso il letto, son oltre 30 ore che son sveglio e ne ho bisogno.
Arriviamo, ci si capisce poco, a grandi linee tutto bene ma ci incartiamo su una tessera che non si capisce quanto costa, son 6 ingressi ma non siamo in grado di accertare se vadan pagati anticipatamente tutti o se uno per volta, fatto sta che confermiamo 3 stanze, singole, con aria condizionata e bagno ciascuna per conto suo, eccezionale, il prezzo? 11,40 euros piu' un po' colazione (circa 1,5) e il famoso ingresso con la tessera (prezzo a sorpresa, lo scopriremo domani).
saliamo mettiamo giu' le valigie, doccia e a letto, 32 ore e spicci dall'ultima volta che ho dormito.
non male mi dico fiero.
L'idea era di dormire un'ora ma ovviamente non sento la sveglia e dormo quasi 2 ore, riunione e si decide di andare in spiaggia ma il 3° moschettiere referisce dormire, non ha neanche tutti i torti, ma insomma, per dormire c'e' tempo, percio' in due andiamo verso la spiaggia, bisogna riprendere la macchina, si cerca parcheggio dove piu' o meno c'e' la spiaggia, purtroppo becchiamo il porto, che non e' piccolissimo, e dobbaimo camminare un po'.
arrivaimo col sole basso e siccome lungo la costa ci sono i palazzoni dei turisti in gran parte della spiaggia c'e' ombra, becchiamo un'ansa di sole e ci poniamo la'.
L'acqua e' calda, calma, eccezionale, rinvigorente, sembra di essere in cocoon, usciamo dopo un'ora rinfrancati, ci si asciuga col poco sole rimasto, ma non fa freddo percio' non c'e' problema.
foto e si torna alla machcina, intanto nel lungomare hanno aperto le bancarelle acchiappa turisti ed essendo turisti ci facciamo acchiappare, ma non si compra nulla, si va al risparmio.
ritorniamo in "albergo" e ci prepariamo per la sera.
Intanto chiamiamo Granada per la sera dopo, parla un altro stavolta, l'esito non e' migliore ma alla fine ci si intende , ci aspettano 2 notti al Patagonia, siccome non si capisce dov'e' sto posto l'ometto ci dice che lo aspetteremo all'uscita dell'autostrada dove ci raggiungera' col suo "motino", fatta anche questa siam pronti.
finisce che son le 11 quasi, e pensiamo, ormai dove troveremo da mangiare?.
si riprende la macchina e si va in centro, per starda non c'e' molta gente, arriviamo in centro e capiamo perche': son tutti a cena.
son le 11e30 e non c'e' un posto libero per mangiare, andiamo un po' su e giu' e alla fine trovaimo una paella.
purtroppo niente alcolici, non hanno ancora la licenza ci dicono, hanno appena aperto, si giustificano.
vabbe', cosi' beviamo mini coca cole e mini acque, la paella non e' male ma un po' secca.
40 euros.
Verso l'una la gente sta riempiendo le strade ma noi siamo troppo stanchi, la colazione e' alle 9e30 percio' si va dormire.
il sonno ristoratore mi coglie appena appoggio la testa sul cuscino.
La mattina alzata abbastanza agevole, la colazione facevaquasi schifo, ma per un euro e mezzo...
Andiamo a pagare , un giovane ci dice 112, cosa? ecco vedi, ci fan pagare i 6 ingressi pensiamo, gli chiediamo di controllare si', alal fine s'era sbagliato, 44, in tutto, per tre, eccezionale.
Alla fine anche Alicante viene spuntato dalla lista e si parte per Granada.
[continua]

martedì 14 agosto 2007

Espana 2007 - 01



partenza finalmente.
teoricamente si doveva partire il 07 agosto, ma poi problemi di ferie e furti di documenti hanno ritardato le nostre mosse.
long story short: sveglia alle 9 partenza alle 2 del pomeriggio.
maggiori dettagli:
causa furto di documenti uno dei tre moschettieri e' dovuto andare in comune a recuperar il numero della carta d'identita' rubata, poi dai carabbbbinieri a far denuncia, poi ritornar in comune a ritirar la carta nuova.
a quel punto abbiam deciso di mangiar qualcosa (pasta con le vongole in rosso, per i record) e partire.
ovvio, subito sosta al centro Giotto di Padova per una stuoja e una torcia elettrica, ma la stuoja non c'era.
Si parte, col frighetto collegato all'accendisigari dell'auto (il mitico diabolico coupe') ma all'altezza di piacenza si leva un odore come di "brustolin" e in pratica si era fuso l'adattatore multiplo per l'accendisigari (venduto per 10 ampere, fuso con meno di uno, truffa truffa).
alle 8 e spicci di sera attraversiamo il confine con la Francia, alle 9e rotti cena al sacco, con coca cola ancora ghiacciata e salumi vari dell'Auchan.
si prosegue ad oltranza.
verso l'una di notte si entra in Spagna, alle 3 siamo in prossimita' di Barcelona, idea: andiamo a vedere la Sagrada Familia (lo avevamo fatto 5 anni prima come prima cosa vista in Spagna e quindi si voleva replicare il rito).
inserisco nel navigatore "luogo di culto sagrada familia" e lui continua a portarmi in pieno centro, isola pedonale, ma strano, penso, l'altra volta c'era uno stradone che portava dritto, si sara' sbalgiato, ricalcola, insiste che e' li', lasciamo la macchina e la cerchiamo, non c'e', chiediamo e ci dicono distante, ci vuole il coche (la macchina in spagnolo) e allora partiamo con le indicazioni (andrebbe aperto un capitolo a parte su come gli spagnoli diano le indicazioni stradali, magari poi lo faccio), ovviamente ci si perde, allora si chiede a quelli che troviamo per strada, ai semafori o ci si ferma appositamente, alla fine in un modo o nell'altro si arriva, sono le 4 e 30 del mattino, un'ora intera persa, senza contare il tempo per entrare a Barcelona e poi per uscirne, diciamo che forse non ne e' valsa la pena.
si prosegue, finche' ce n'e'.
alla fine arriviamo tra Valencia a e Alicante, i miei compagni dormono da un pezzo percio' decido che potrei provare anch'io a riposar gli occhi, sono le 6 passate, cosi' mi fermo, ma non riesco a dormire e dopo un'oretta decido che ripartiamo, abluzioni mattutine in autogrill e via verso alicante, arriviamo per mezzogiorno, forse prima... [continua]