domenica 10 maggio 2009

il tempo delle scelte

in vista delle elezioni una scelta in continuita' o un cambiamento.
intanto il bilancio del questore (dal Gazzettino di Padova)

Dilaga lo spaccio,
città invasa dalla droga
Il questore : «Ogni giorno sequestriamo sostanza stupefacente
ma non basta: dobbiamo arrivare a un progetto di prevenzione»

Domenica 10 Maggio 2009,
L’anniversario della festa della Polizia, arrivato alla sua 157. edizione e ospitato ieri nel salone del palazzo della Ragione , è stato l’occasione per sottolineare come a Padova si sia verificato un deciso calo di reati rispetto al 2007, ma in contrapposizione si abbia avuto un netto incremento di spaccio di sostanze stupefacenti. La festa, dopo i consueti saluti del questore Luigi Savina alle autorità presenti, si è fermata per un minuto a ricordo delle recenti vittime del terremo in Abruzzo. «Voglio ribadire - ha dichiarato Savina - che a Padova si è riusciti a ridurre significativamente il numero totale dei reati consumati rispetto al 2007. Certo però nel 2008 si sono sequestrati quantitativi di droga cinque volte superiori rispetto al 2007. Nei primi quattro mesi del 2009, rispetto all’identico periodo dell’anno precedente, il sequestro è decuplicato. Tutto questo non basta - ha sottolineato il questore -, non ci sentiamo per nulla appagati dai maggiori risultati conseguiti, richiamiamo l’attenzione di ogni istituzione e anche di ogni cittadino a partecipare, tutti insieme, a un progetto di prevenzione». Luigi Savina, sempre attento alla comunicazione, ha voluto ricordare come sfruttando la tecnologia la polizia riesca a essere più vicina ai cittadini. «Sotto il profilo della comunicazione - ha terminato il questore - si è ridisegnato il sito web della questura, che considero una concreta e immediata forma di comunicazione. Stiamo anche ultimando il "front-office" destinato ai cittadini stranieri per migliorarne il ricevimento e ridurre i tempi d’attesa».
Prima del questore è intervenuta il primo dirigente della divisione amministrativa Paola Marinelli, che ha espresso un concetto che bene si lega alla nostra città. «Sicurezza - ha detto Marinelli - non è solo lotta alla criminalità, ma anche lotta al degrado sociale».
La festa ha registrato anche una piccola vena polemica, con il boicottaggio degli agenti legati al Sap (sindacato autonomo di polizia) che per protesta non hanno partecipato considerando che da quattro mesi non gli vengono pagati gli straordinari.
Marco Aldighieri

martedì 5 maggio 2009

INCREDIBILE!!!

I giudici del Tribunale hanno inflitto una pena di 12 anni di carcere ad Abdel Fatah El Kamily. Da due anni è inseguito da un mandato di cattura
Causò un incidente mortale: condannato per droga
Nella Ford che sull’Argine Sinistro di Rosara ha ucciso Simone Bacchini e ferito due amici c’erano 32 chili chili di hascisc

Martedì 5 Maggio 2009,
Nel serbatoio a ciambella dell’impianto gpl della Ford Fiesta che ha causato la tragedia sull’argine di Rosara di Codevigo c’erano 32 chili di hascisc. Nessuno si era accorto, nessuno aveva controllato l’auto omicida dopo l’incidente, con il suo guidatore marocchino ubriaco, che ha ucciso un ragazzo e ferito gravemente altri due. L’auto non è stata controllata neppure quando i carabinieri hanno scoperto che l’assicurazione esibita dallo straniero era falsa. La droga era stata scoperta casualmente tre mesi dopo dai carrozzieri che avevano in consegna la macchina distrutta dall’incidente.
Dodici anni di reclusione e 100 mila euro di multa è la condanna che ieri mattina i giudici del Tribunale, presieduti da Lara Fortuna (a latere Gianluca Bordon e Vincenzo Sgubbi), hanno inflitto Abdel Fatah El Kamily, trentanovenne marocchino, latitante. La condanna di ieri mattina riguarda solo la droga.
Via Argine Sinistro a Rosara di Codevigo è una scorciatoia per il mare. Chi la conosce taglia un bel po’ della statale Piovese e finisce direttamente sulla Romea. Quel mezzogiorno di sabato 16 giugno 2007 Simone Bacchini, trentaquattrenne di Villatora di Saonara, stava andando a Sottomarina in sella al suo scooter. Davanti a lui c’era una coppia di fidanzati padovani, Riccardo Maltauro, trentunenne, e Martina Nicolè, di ventinove anni. Anche loro viaggiavano su uno scooter. Anche loro erano diretti in spiaggia. I due conducenti hanno fatto appena in tempo a vedere la Ford Escort che veniva contro di loro. L’auto zigzagava ed è stata questione di attimi. Dopo erano tutti stesi sull’asfalto. Simone Bacchini è morto sul colpo. Riccardo Maltauro è stato salvato miracolosamente al Policlinico di Padova, mentre la sua ragazza è stata ricoverata in fin di vita all’ospedale di Piove di Sacco. Se l’è cavata pure lei. A causare l’incidente è stato Abdel Fatah El Kamily, che risultava residente a Mestre. Lo straniero guidava ubriaco a quell’ora del giorno. Non era possibile arrestarlo. Il conducente si era fermato sul luogo dell’incidente, aveva una residenza e una carta di soggiorno. Ma dopo un mese e mezzo i carabinieri scoprirono che l’assicurazione era falsa, che l’individuo non abitava nel luogo di residenza. A quel punto lui era già scomparso. E veniamo alla scoperta della droga. Tre mesi dopo i carrozzieri Tamiazzo di Piove di Sacco, che avevano in custodia l’auto, ricevettero l’ordine di distruggerla. Trovarono il serbatoio del gas manomesso. Come se qualcuno avesse tentato di rubarlo. Dentro c’erano i 32 chili di hascisc.
Lino Lava

ma va?

qualcuno ci ha provato a dire che le supermulte per chi cerca droga o sesso a pagamento era piu' una trovata pubblicitaria per il sindaco zanonato che altro, ma si disse "eh vedrete" e infastti ora vediamo.
almeno gli crescesse il naso ora, o ammettessero di aver affrontato il problema dal lato inutile della cosa, invece niente, faccia di tolla e negare le'videnza.
Comunque questi sono i dati, giudicate voi


Tesoretto-supermulte, ma solo dalla Ztl
Introiti irrisori invece dalle sanzioni contro droga, prostituzione, degrado

Martedì 5 Maggio 2009,
Quanto fruttano alle casse comunali le numerose ordinanze emesse dal Sindaco nel corso degli ultimi mesi? Hanno più effetti dal punto di vista propagandistico, o da quello del bilancio? Perché comunque vadano le prossime elezioni, questa Amministrazione sarà consegnata alla storia per almeno tre mosse: il muro di via Anelli, i Pax in salsa padovana, e i divieti a suon di multe salate dispensate dalle ordinanze, non sempre popolari, del sindaco Flavio Zanonato: vietato entrare nella Ztl (che nel tempo si è allargata a macchia d’olio); vietato fermarsi a contrattare prestazioni sessuali con le lucciole (500 euro); vietato vendere e consumare droga sotto il naso della gente (500 euro); vietato lasciare incustoditi vecchi caseggiati. In tutto nel 2008 sono stati oltre 115mila gli accertamenti della Polizia municipale; poco meno di 39mila le sanzioni pagate. Le altre finiranno nelle cartelle esattoriali gonfiate dalle more.
Multe degrado. L’ordinanza che ha riscosso maggior successo centrando il bersaglio è quella mirata a eliminare i bivacchi: tutti i titolari di edifici abbandonati richiamati all’ordine dalla Polizia che ha provveduto agli sgomberi di clandestini e sbandati che vi alloggiavano promiscuamente, si sono adoperati per chiudere i battenti e mettere in sicurezza la struttura.
Multe sesso. È il maggio 2007 quando il sindaco dispone che chi si ferma a mercanteggiare con le lucciole crea intralcio e quindi può essere sanzionato con una multa da 50 euro. Ne verranno elevate 522, di cui 468 pagate sull’unghia, per un totale di 23mila e 400 euro. Agosto 2008. Zanonato viene investito dei “super-poteri” attribuitegli dal decreto Maroni: mano libera ai primi cittadini sul fronte della lotta al degrado. Il sindaco non se lo fa ripetere due volte e come prima cosa porta la multa anti-prostituzione a 500 euro. Da allora ne sono state emesse un centinaio, ma solo 53 hanno pagato in tempo, mentre 3 sanzionati hanno avviato ricorso. Totale: 21mila 500 euro.
Multe droga. Stessa ratio anti-degrado anche per la multa da 500 euro a chi commercia stupefacente alla luce del sole. Un’ordinanza che più delle altre l’opposizione ha tacciato di demagogia e di illegittimità, perché “in conflitto con le norme del codice penale, gerarchicamente superiori”. In un primo tempo imbrigliato nel groviglio del dibattito politico, il provvedimento è alla fine entrato in vigore. Una trentina le multe elevate, nessuna pagata sinora, anche se i termini della scadenza non sono ancora caduti. Due i tossicodipendenti che hanno accettato di barattare la sanzione con il ricorso al Sert, come previsto dalle disposizioni. Decine invece gli arresti effettuati da Polizia e carabinieri che però questa norma non la applicano. A loro in effetti spetta la parte relativa al codice penale, cioè le manette, e il poco personale in organico non consente certo il tempo di effettuare il macchinoso procedimento per emettere correttamente la sanzione amministrativa.
Multe Ztl. A garantire un piccolo tesoro alle casse comunali sono invece sempre le sanzioni emesse per la violazione dei varchi elettronici della Ztl. Meno popolari delle altre, ma decisamente più redditizie, la media è di 8 milioni di euro di introito l’anno. Dall’inizio del 2009 sono già 3.250 le multe elevate da moltiplicare per 70 euro. Totale: 227mila e 500 euro.
Multe Prato della Valle. Sul fronte della lotta al degrado però, il fallimento totale spetta all’ordinanza che dall’estate scorsa vieta il bivacco nell’isola Memmia e pone una serie di veti per la tutela del Prato e delle sue statue, vessate da vandali e inciviltà. Che fine ha fatto il provvedimento? Emanato, rispondono da palazzo Moroni. E quante sanzioni sono state emesse da allora? Zero. Perché? Nessuno sa rispondere.
Michela Danieli