martedì 5 maggio 2009

ma va?

qualcuno ci ha provato a dire che le supermulte per chi cerca droga o sesso a pagamento era piu' una trovata pubblicitaria per il sindaco zanonato che altro, ma si disse "eh vedrete" e infastti ora vediamo.
almeno gli crescesse il naso ora, o ammettessero di aver affrontato il problema dal lato inutile della cosa, invece niente, faccia di tolla e negare le'videnza.
Comunque questi sono i dati, giudicate voi


Tesoretto-supermulte, ma solo dalla Ztl
Introiti irrisori invece dalle sanzioni contro droga, prostituzione, degrado

Martedì 5 Maggio 2009,
Quanto fruttano alle casse comunali le numerose ordinanze emesse dal Sindaco nel corso degli ultimi mesi? Hanno più effetti dal punto di vista propagandistico, o da quello del bilancio? Perché comunque vadano le prossime elezioni, questa Amministrazione sarà consegnata alla storia per almeno tre mosse: il muro di via Anelli, i Pax in salsa padovana, e i divieti a suon di multe salate dispensate dalle ordinanze, non sempre popolari, del sindaco Flavio Zanonato: vietato entrare nella Ztl (che nel tempo si è allargata a macchia d’olio); vietato fermarsi a contrattare prestazioni sessuali con le lucciole (500 euro); vietato vendere e consumare droga sotto il naso della gente (500 euro); vietato lasciare incustoditi vecchi caseggiati. In tutto nel 2008 sono stati oltre 115mila gli accertamenti della Polizia municipale; poco meno di 39mila le sanzioni pagate. Le altre finiranno nelle cartelle esattoriali gonfiate dalle more.
Multe degrado. L’ordinanza che ha riscosso maggior successo centrando il bersaglio è quella mirata a eliminare i bivacchi: tutti i titolari di edifici abbandonati richiamati all’ordine dalla Polizia che ha provveduto agli sgomberi di clandestini e sbandati che vi alloggiavano promiscuamente, si sono adoperati per chiudere i battenti e mettere in sicurezza la struttura.
Multe sesso. È il maggio 2007 quando il sindaco dispone che chi si ferma a mercanteggiare con le lucciole crea intralcio e quindi può essere sanzionato con una multa da 50 euro. Ne verranno elevate 522, di cui 468 pagate sull’unghia, per un totale di 23mila e 400 euro. Agosto 2008. Zanonato viene investito dei “super-poteri” attribuitegli dal decreto Maroni: mano libera ai primi cittadini sul fronte della lotta al degrado. Il sindaco non se lo fa ripetere due volte e come prima cosa porta la multa anti-prostituzione a 500 euro. Da allora ne sono state emesse un centinaio, ma solo 53 hanno pagato in tempo, mentre 3 sanzionati hanno avviato ricorso. Totale: 21mila 500 euro.
Multe droga. Stessa ratio anti-degrado anche per la multa da 500 euro a chi commercia stupefacente alla luce del sole. Un’ordinanza che più delle altre l’opposizione ha tacciato di demagogia e di illegittimità, perché “in conflitto con le norme del codice penale, gerarchicamente superiori”. In un primo tempo imbrigliato nel groviglio del dibattito politico, il provvedimento è alla fine entrato in vigore. Una trentina le multe elevate, nessuna pagata sinora, anche se i termini della scadenza non sono ancora caduti. Due i tossicodipendenti che hanno accettato di barattare la sanzione con il ricorso al Sert, come previsto dalle disposizioni. Decine invece gli arresti effettuati da Polizia e carabinieri che però questa norma non la applicano. A loro in effetti spetta la parte relativa al codice penale, cioè le manette, e il poco personale in organico non consente certo il tempo di effettuare il macchinoso procedimento per emettere correttamente la sanzione amministrativa.
Multe Ztl. A garantire un piccolo tesoro alle casse comunali sono invece sempre le sanzioni emesse per la violazione dei varchi elettronici della Ztl. Meno popolari delle altre, ma decisamente più redditizie, la media è di 8 milioni di euro di introito l’anno. Dall’inizio del 2009 sono già 3.250 le multe elevate da moltiplicare per 70 euro. Totale: 227mila e 500 euro.
Multe Prato della Valle. Sul fronte della lotta al degrado però, il fallimento totale spetta all’ordinanza che dall’estate scorsa vieta il bivacco nell’isola Memmia e pone una serie di veti per la tutela del Prato e delle sue statue, vessate da vandali e inciviltà. Che fine ha fatto il provvedimento? Emanato, rispondono da palazzo Moroni. E quante sanzioni sono state emesse da allora? Zero. Perché? Nessuno sa rispondere.
Michela Danieli

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