martedì 13 ottobre 2009

senilita'

rendersi ridicoli nella terza età, e' successo jeri a scalfari all'infedele. ecco il resoconto imparziale di repubblica.
da repubblica.it

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Al Tg1 però non è andato in onda un dibattito perché era assente la voce de la Repubblica criticata dai tre direttori intervistati. Questo servizio del Tg1, per Scalfari intervenuto al telefono alla trasmissione l'Infedele di Gad Lerner, dimostra "come si manipola il consenso: si attacca una persona che non può dire la sua". Il fondatore di Repubblica si è anche detto sicuro che de Bortoli, presente nello studio tv di Lerner, non sarebbe andato al Tg1 se avesse saputo che non sarebbe stata ascoltata la voce di Repubblica. "Mi è stata chiesta una intervista", ha risposto il direttore del Corriere. Scalfari ha anche contestato una affermazione di de Bortoli secondo cui esisterebbe "un esercito" di Repubblica. "Non esiste un esercito - ha risposto Scalfari - Come de Bortoli rivendica una funzione di giornalista e basta, noi rivendichiamo una funzione di giornalisti e basta".

Scalfari definisce l'attacco di Berlusconi al Corriere "di sinistra", "una chiamata alle armi, una intimidazione a de Bortoli". E il direttore del Corriere "sbaglia a dire che non l'abbiamo mai difeso", aggiunge Scalfari ricordando un suo articolo del giugno 2003, poche settimane dopo che "de Bortoli fu costretto alle dimissioni" dal premier. "Mai avrei accettato di avere limitazioni", ha risposto de Bortoli all'ipotesi che ora, di nuovo al Corriere, avrebbe uno spazio più limitato. In chiusura, de Bortoli, sollecitato, da una domanda di Lerner, ha ammesso di avere sbagliato ad accettare l'invito di Porta a Porta in collegamento quando si discusse delle vicende private di Berlusconi. "In quelle condizioni non si partecipa al dibattito e io sono stato giustamente redarguito per non avere incalzato il premier", ha detto de Bortoli.

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