giovedì 16 agosto 2007

Espana 2007 - 03

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Alicante - Granada, 370 km, una cazzata, li potrei fare su una gamba sola.
col fido (?) navigatore si parte, c'e' da fare un passo, ne approfitteremo per una sosta e mangiar qualcosa.
Un cane vecchio come il mondo, anzi, una cagna, stanca, si avvicina ma dev'essere abituata a mangiar meglio di noi perche' rifiuta quello che possiamo offrirle.
sia sui monti, nella zona delle grotte abitate, sono case ricavate in grotte, alcune naturali, altre no, in ogni caso dev'essere affascinante, ci son anche vere e proprie pensioni che permettono di passar la notte in grotta, la temperatura e' costante tutto l'anno intorno ai 18 - 20 gradi.
C'e' pero' scritto sulla guida di stare attenti alle case grotte dei gitani, che ti chiedono se vuoi visitare la loro casa, e' gratis entrare, poi pero' non ti fanno uscire se non paghi.
Gli zingari son uguali dappertutto, sempre pronti a fregarti.
In ogni caso non e' nostra intenzione fermarci ora, magari un'altra volta (questo sara' un ritornello frequente) e si va a Granada.
Jeri parlando col tipo della pensione siccome non ci si capiva ci ha drtto di apsettarlo all'uscita dell'autostrada, che tanto lui stava vicino e sarebbe arrivato col "motino".
insomma usciamo, troviamo anche il distributore Repsol, con un po' di difficolta' invero, e lo chiamiamo, dice che arriva subito.
intanto ci fermiamo vicino al "lavado de mascotas" in pratica il posto dove si possono lavare i cagnetti e aspettiamo.
dopo un po' richiamiamo, poi ancora, dice che sta per arrivare, ogni volta, alla fine mi addormento, finalmente, e ovviamente, arriva.
ci porta fino alla pensione, in centro, zona pedonale, cosi' lasciamo la macchina subito fuori, e' ferragosto anche li', e' caldo, il sole e' allo zenith, e non c'e' nessun per strada, cosi' trovo posto per la macchina anche nel parcheggio gratuito in strada, almeno stavolta non pagheremo il parcheggio.
La pensione e' carina, non ha il condizionatore ma Granada e' a 700 metri sul mare, la mattina sara' infatti fresco, e' pulita, il bagno e' strettissimo, ci son duw water affiancati separati da un tramezzo e con le porte scorrevoli, i pratica quando uno apre la porta chiude l'altro, percio' io sceglievo sempre quello di destra che aveva la porta sotto l'altro, in questo modo quando andavo in bagno potevo appoggiarci la testa e se anche qualcuno avesse fatto scorrere la porta dell'altro non mi avrebbe colpito perche' sarebbe scorsa all'esterno.
A Granada ci son 2 cose: il quartiere arabo e l'Alhambra.
Percio' usciamo subito, in strada veamente noin c'e' nessuno, vediamo la cattedrale, chiusa, e vicino c'e' un negozio di musica, gli altri vanno a vedere e n on tornano piu', in pratica c'era una canzone che piaceva ad un moschettiere e cosi' se l'e' ascoltata, poi ha chiesto di vedere il cd, di poterlo ascoltare, c'e' stata trattativa ma il tipo non voleva farlo sentire, alla fine l'affare non si conclude.
Proseguiamo, siamo vicini ad una specie di Bazar, tutto per i turisti, arrivano le zingare con un rametto di qualche painta in mano che te la offrono per buona sorte in cambio di un piccolo contributo, senza spese postali, insomam agli altri 2 moschettieri si fan sotto piu' insistenti, cercano di leggere la mano, a me s'avvicina una, le dico "no", poi insiste e le urlo in faccia "NOOOO", allora se ne va, probabilmente maledicendomi, non so se l'avete capito ma a me gli zingari, i gitanes, i rom, tutta quella gente li' non piace, quando li vedo mano sul portafoglio, culo al muro e li allontano prima possibile e se non ci riesco mi allontano io.
Andiamo a vedere il quartiere arabo, s'inerpica su una collinetta e ha tutte le case bianche, si chiama l'Alcaicin o Alcaizin, non mi ricordo ora, comunque carino, non imperdibile diciamo, meta' dei quartieri in Andalusia son cosi', bianchi ed inerpicati. Comunque quando arrivi su vedi l'Alhambra da di fronte, non e' male.
scendendo passiamo per la zona turistica commerciale, con tutte le botteghine per i turisti, un sacco di roba, anche a buon prezzo, ma, pensiamo, questo e' il primo posto che vediamo fondamentalmente, percio' chissa' poi che affaroni faremo, quindi lo shopping e' rimandato alla prossima occasione.
andiamo a farci una "caña" alla cervezeria segnata sulla guida, dove danno, come in tanti altri posti, una tapa ogni caña.
la birra e' freddissima, va giu' che e' un piacere, come tapa ci danno al pasta al tonno, un po' una comica, ma va ben, e' gratis...
a quel punto Hung e' gia' mezzo 'mbriago.
cerchiamo un posto per la cena, andiamo a finire da Boabdil, fu l’ultimo re dello splendido regno moresco di Granada, e ordiniamo, paella e carne di monte e pescado, ma Hung non ce la fa, finisce la paella in 5 secondi netti e lascia tutta la carne di monte (carne di cervo in particolare).
Passeggiatina e a letto che l'indomani si va a vedere l'Alhambra, siccome non abbiamo prenotato il biglietto bisogna mettersi in coda la mattina presto, bisogna arrivare entro le 7 se si vuole prendere un biglietto, percio' la sveglia e' fissata alle 5e30!!!

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