sabato 18 agosto 2007

Espana 2007 - 5 Malaga

[...]
arriviamo a Casabermeja verso le 10e30.
troppo presto, "estan limpiando el cuarto".
stanno pulendo la camera.
andiamo al bar sotto la "pension el Taxi".
un posto pittoresco.
in prima pagina sul giornale c'e' la corrida di jeri con un tipo che ha fatto furore.
l'oste e' rugoso e spigoloso, con una voce roca e bassa.
gli altri avventori stan bevendo birra e mangiando panini al prosciutto.
Sul banco fan bella mostra di se' alcune tapas, alcune di pesce da cuocere, altre gia' pronte.
i non volevo nulla, ma gli altri volevan il caffe', cosi' quando l'oste per la seconda volte chiede cosa vogliamo e quando per la seconda volta i ragazzi si guardano poi guardano in basso, poi si pizzicano le labbra, dico "caffe", cosi' mi bevo anch'io il caffe'.
ovviamente non e' come il nostro e c'e' sempre qualcuno che ogni volta lo deve dire, am siamo in Spagna, penso, e' ovvio, comunque me lo sento ripetere.
il posto e' pittoresco, veramente, merita un salto se passate di qua.
verso l'una siamo a Malaga.
La feria di giorno e' in citta', la sera e' fuori.
il primo impatto e' un po' deludente, ci avevan promesso gente ubriaca dal mattino che balla e canta, invece tanta gente si', ma tutti allegri senza esagerazioni, inoltre abbiamo trovato parcheggio (a pagamento pero') proprio in centro.
Ancora non siamo nel clima ispanico, percio' non abbiamo realizzato che siamo in piena siesta e quindi quello che stiamo vedendo e' nulla.
c'e' da scegliere dove mangiare, cominciamo a passare in rassegna i vari stand e bar, prima una cana (2euro), senza nulla ad accompagnarla, notiamo che il prezzo sembra parecchio piu' alto che a Granada, e avevamo gia' osservato in un'altra gita spagnola che alle sagre non si risparmi proprio per niente.
cerchaimo comunque di farci contagiare dal clima festoso e allegro ma ormai l'obiettivo ' mangiare senza svenarci.
entriamo cosi' in un vicolo e becchiamo un posto, al sole, con una cameriera proprio andalusa, mora, tettona, magretta, bella bella.
confrontando i prezzi sembra conveniente, ci fermiamo, cosi' assaggiamo il gazpacho, una tortilla de qualcosa, un boccadillo de qualcossaltro ,a alla fine abbiamo fame, litri di birra 2 (a 7euro l'uno, quindi basta cosi').
ci alziamo non proprio satolli, ma con la foto della cammarera e riprendiamo il giro.
in pratica il centro pedonale e' tutta una sagra.
appena torniamo nella via vediamo altri locali per mangiare ed il prezzo continua a scendere, 3e5, 3, fino alla rivelazione: 1e80 per un litro di cerveza (Cruzcampo per i record, 5 litri fatti fuori nel pomeriggio).
un moschettiere decide di provare una patata e il "Tinto de Verano", lemonsoda e vino rosso, con mucho mucho hielo (molto molto ghiaccio) infatti alla fine si lamenta perche' c'era piu' ghiaccio che altro, ed e' vero. comunque...
la gente e' aumentata a dismisura. tutti ridono, ci son gruppi in costume andaluso che cantano e ballano e la gente li accompagna si aggrega, tutti sembrano divertirsi.
decidiamo che non possiamo continuare a bere, e' ora di fare un po' i turisti.
andiamo fino alla fine della zona pedonale e c'e' una signora che canta, non mi ricordo come si chiamano quelle cose li' pero' ci fermiamo ad ascoltare e tutti sembrano molto coinvolti e alla fine anche noi siamo coinvolti.
quando ripartiamo giriamo verso il teatro romano, l'alcazar e il castillo de gibralfaro in quest'ordine appajono dal basso verso l'alto.
il primo sara' il castillo.
pur apparendo unite le costruzioni non si passa da una all'altra, percio' dobbiamo salire fin su dall'esterno.
l'arrampicata non e' agevole, incontriamo anche un camaleonte che va su piu' veloce di me coi suoi occhi snodati con uno mi guardava, con l'altro guardava la strada ed intanto mi faceva gli sberleffi.
arrivamo su che peso 2 kg in meno.
facciamo il biglietto unico castillo-alcazaba ed entriamo (3e20 euro).
alla fine non c'e' molto, poi veniamo dall'alhambra per cui qualsiasi giardino ora ci sembra il cortile che abbiamo a casa, comunque ci facciamo il giro, usciamo, ridiscendiamo, e risaliamo per l'alcazar.
qui e' un po' meglio, in fondo l'altro era una zona di avvistamento, qui ci abitavano.
il giardino e' curato, l'acqua arriva dappertutto con le solite canaline in cui inciampi, ci son fontane per bere e rinfrescarsi.
per fortuna per scender troviamo l'ascensore, in questo caso discensore.
bon.
usciamo e decidiamo (sbagliando, ma ve lo spiego dopo perche') di andare in spiaggia, Hung nasconde i soldi sotto la sabbai e andiamo in acqua.
La spiaggia dicono essere riportata, non e' fina ma e' pulita, l'acqua e' fredda.
il sole sta scendendo, e' ora di tornare in citta'.
venendo su dalla spiaggia passiamo accanto l'arena e c'e' un sacco di gente dentro che grida a tempo OLE', insomma, ecco perche' abbiamo sbagliato ad andare in spiaggia, fossimo passati prima di li' saremmo entrati anche noi a veder la corrida, purtroppo non abbiamo visto locandine e quando siamo saliti al castillo l'arena, che si vedeva dall'alto, era vuota.
bon.
siamo quasi in citta', di colpo, Hung si blocca "I SOLDI!!!"
son rimasti sotto la sabbia, lui e Andrea corrono indietro, io no, sareri stato di peso e li avrei rallentati, e vanno a cercarli.
convinto che torneranno a mani vuote con la serata rovianta cerco di far eunpo' foto artistiche e aspetto.
dopo un'oretta scarsa tornano e... coi soldi.
han fatto un po' i trattori ma alla fine li ha tovati... incredibile.

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