mercoledì 20 giugno 2007

Ztl al Pescarotto 2

continua la storia della zona a traffico limitato notturna di Padova, un modo dell'amministrazione di dire, state in casa voi onesti se per strada ci sono delinquenti.


In riferimento all'articolo di mercoledi 07 giugno 2006 ci tengo a sottolineare che non si tratta di andare avanti al grido "ZTL o morte". Mi era parso di aver abbondantemente spiegato come non si tratti di abolire del tutto il provvedimento, sarebbe come chiedere all'Amministrazione di ammettere di aver sbagliato e sappiamo che Zanonato e Rossi non sbagliano mai (!?!?!?) ma di migliorarlo, e di aver trovato con loro punti di contatto evidenti.
Si tratta di prendere atto che costa poco, veramente poco, cambiare due righe nell'ordinanza, per non perdere gli effetti (comunque discutibili) della zona a traffico limitato notturna e al contempo non ghettizzare chi ci vive. Io capisco le proteste di chi vive in via Curiel, perche' la loro situazione non e' migliorata, sono necessari altri interventi; al contempo capisco chi abita in altre vie , le piu' tranquille, che ha avuto piu' disagi che benefici. Mi pare incredibile che ci si voglia arroccare su posizioni di partito preso quando il compromesso e' a portata di mano.
Una volta che la ZTL cosi' com'e' venisse resa definitiva, peraltro cosi' com'e' e' stata definita un disastro (ed e' un eufemismo) da un importante esponente dell'Amministrazione, staremmo tutti meglio miracolosamente? Son parecchi gli interventi a sostegno del quartiere che devono mettere il Pescarotto in grado di risollevarsi, dobbiamo dividerci e schierarci per far fare bella figura a chi? Non e' meglio procedere di comune accordo? Accettando, come credevo fosse gia' in verita', che il provvedimento e' sperimentale e perfettibile? Come si puo' la sera concordare su alcuni punti che sono solo di buon senso e poi rinnegare tutto la mattina seguente?
Non vorrei che veramente lo scontro fosse politico perche' le firme raccolte dal Comitato spontaneo del Pescarotto, per il miglioramento e la riqualificazione del quartiere non sono state chieste solo a destra o solo a sinistra, ma a persone che il Quartiere lo abitano e che vogliono continuare a starci, magari dispiacendo qualcuno in questo modo, perche' quella e' casa loro.
Viceversa tra i nostri oppositori in Consiglio Comunale era evidente le presenza di estranei al Quartiere, venuti a fare la claque, persone organizzate e preparate da chi non vuole che si riesca a trovare questo accordo tra gli abitanti del Rione.
Ci hanno definito il comitato del NO. Eppure quando abbiamo occasione di incontrarci, anche coi nostri oppositori, la discussione riesce a stare su un piano di civilta' e di rispetto reciproco che consente di esporre ed ascoltare i punti di vista di tutti e di apprezzarne gli spunti positivi. Ma puo' essere concepibile un provvedimento che a me, e a tutti quei lavoratori o studenti che pur senza residenza sono domiciliati regolarmente da anni nel quartiere, venga prospettata la possibilita' di non poter entrare in casa propria? Si puo' negare che le vie piu' problematiche sono rimaste a doppio senso di circolazione (anche via Confalonieri spaccata in due e', credo, destinata a diventare simile a via Curiel) mentre le vie piu' tranquille sono tutte a senso unico e tutte nella stessa direzione?
Credo che se si discutesse anche pubblicamente con la mentalita' aperta che in privato si riesce a dimostrare, tutta questa cagnara e questo bailamme di rancore e cattiva informazione cesserebbe, in questo modo si farebbe davvero il bene del Quartiere, cioe' il bene di tutti gli abitanti del Pescarotto. Invece anche nel gia' citato articolo, pare che la scelta sia "prendere o lasciare" la ZTL cosi' com'e', in questo modo ci si comporta come gli intrusi al Consiglio Comunale che vogliono solo impedire di parlare agli avversari, cosi' non si arriva da nessuna parte, si negano il dialogo e la possibilita' di fare qualcosa di buono.
L'ho gia' detto e ripetuto, si chiedono solo provvedimenti di buon senso per rivitalizzare e bonificare il quartiere, se invece si vuole farne un dormitorio, deserto di giorno e morto di notte, allora si continui pure a gridare "al lupo", ma questo non rende un buon servizio al Rione.
Un impegno il sig. Sindaco e l'Assessore Rossi l'hanno preso, io confido che vogliano dimostrare di essere veramente disponibili ad ascoltare gli abitanti del Rione, sui quali le loro decisioni ricadono, e confido che anche i duri e puri della ztl vogliano tornare a discutere serenamente delle modifiche di buon senso da attuare, condivise peraltro anche da altri lettori del Mattino che recentemente hanno dimostrato con le loro lettere di aver compreso quale sia il punto in questione e accettato la ricerca del compromesso.

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