mercoledì 5 settembre 2007

Pescarotto 17 - bronx

Pescarotto 17 - Bronx

Il secondo articolo di oggi che prende spunto dalle vicende del Pescarotto e' una lettera pubblicata da un residente che ha il privilegio di vedere e di aver visto (e continuera' a vedere) certe cose da vicinissimo.

Scusate:
sapete dirmi dov'è il Bronx?

Dovè il Bronx? Domanda rivolta a Prefetto, Questore, Procura della Repubblica, Sindaco. Aver chiuso le palazzine di via Anelli non significa aver risolto il problema criminalità, l'area succitata, definita il Bronx di Padova faceva comodo a tanti, dava la sensazione illusoria che il marcio fosse limitato a quell'area. Ognuno pensava: degrado? Che mi importa, tanto non è vicino a casa mia. Ora che la cosiddetta bonifica è terminata possiamo dire che è stata inefficace. E' come pestare un formicaio, lo distruggi ma le formiche corrono in tutte le direzioni. Domenica sera ho contato tra la fontana della Stanga, l'area verde del complesso la Cittadella e le scale che conducono alla piazzetta interna, 100 metri dal commissariato... ben 50 dico cinquanta spacciatori (di quelli visibili a distanza) che esercitavano l'attività nella completa impunità. Di fronte allo sfacelo, dei cittadini pensano di ricorrere alle ronde, fenomeno non connesso al desiderio di erigersi sceriffi da strada magari nelle fredde notti invernali con il lavoro che ti aspetta il mattino successivo, ma alla volontà di resistere,resistere,resistere all'ondata di criminali e di difendere quello che con il lavoro ed il risparmio è stato creato da generazioni di lavoratori, non da ricchi latifondisti. Chi non ha la scorta sotto casa o subisce sempre più o si difende come può!

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