martedì 11 settembre 2007

Pescarotto : l'origine del male

mi son reso conto che in tutto questo parlare del quartiere non si e' mai nominata "l'origine del male".
Perche', ci si potrebbe domandare, tanto scrivere e polemizzare sui un quartiere piccolino tutto sommato, facile anche da controllare essendo le vie d'accesso facilmente presidiabili, non cosi' densamente abitato, e in gran maggioranza abitato da residenti, in case di proprieta'?
beh... vedete, a volte l'ipocrisia della politica e' tale da superare la piu' sfrenata fantasia.
in seguito ad una riunione semiclandestina, che non per nulla non viene mai citata, del novembre 2005 qualcuno (?) decise di instaurare una Zona a Traffico Limitato (ZTL) per le vie del Pescarotto.
Al fine di limitare il fenomeno della prostituzione, dissero, per spalmarla, diluirla, in modo che ogni parte della citta' ne avesse un po', immagino.
In effetti noi eravamo piu' fortunati di altri, e quindi suscitavamo invidia per questo privilegio che ci veniva concesso di ospitare nelle nostre strade gentili signorine disinibite...
Allora a questo punto bisognava dimostrare che la gente fosse d'accordo con quanto stavano facendo.
Pensa che ti pensa qualcuno decide allora che se ci fosse stata l'approvazione degli abitanti, beh... era fatta.
Ma il tempo stringe, il presidente di quartiere (mi spiace ma devo scriverlo senza majuscole, ma nel nostro caso non e' proprio possibile fare altrimenti, me ne dolgo) allora indice per il 3 febbrajo 2006 un'assemblea in cui raccogliere idee e proposte per il quartiere, da il via a 3 percorsi partecipati per la riqualificazione del quartiere, che risulta essere, a parole, lo scopo principale di tutto questo fermento.
chi vuole partecipare attivamente lascia nome enumero di telefono, "verrete contattati".
Viene proposta la ZTL, ma, come le altre questioni, ci viene detto, deve essere approvata e bla bla bla.
senonche', prima della riunione che dovrebbe sancire l'approvazione degli abitanti alla ZTL vengono gia' piantati i segnali stradali dei sensi unici e dei divieti di accesso alla zona nell'orario notturno.
Ma come, sorge spontaneo chiedersi, non dovremmo ratificare la cosa la prossima volta?
"ah... ma non c'e' problema - ci dice il presidente di quartiere - si tratta di un provvedimento sperimentale, che durera' 3 mesi, poi trarremo le conseguenze".
Puzza un po' di presa per il didietro, ma la parte che e' piu' ridicola e' che non sara' consentito l'accesso agli studenti ed ai lavoratori che onestamente pagano l'affitto ma non sono residenti.
Il presidente di quartiere di fronte a questa ovvia osservazione si impegna personalmente a cambiare almeno questa cosa, con una stretta di mano sanciamo il patto che lui si impegnera' in tal senso e io mi calmo.troppo, com'era facilmente prevedibile, non s'e' mosso in tal senso, solo sotto la pressione continua del comitato Pescarotto, delle lettere sui giornali e della mia mal sopportata partecipazione alle riunioni del gruppo di monitoraggio, alla fine, dopo piu' di un anno, interviene, meglio tardi che mai, se non altro non s'e' mangiato del tutto la parola.
Una cosa divertente (mah... piu' o meno) e' che dopo essermi iscritto ai percorsi partecipati non son stato subito chiamato, per fortuna altri m'avevano avvisato dell'essere gia' iniziati gli incontri, cosi' mi son presentato senza invito sollevando la questione e imponendo la mia presenza.
Nel corso delle riunioni era oltremodo evidente che questi personaggi che spalleggiavano, a volte in buona fede, il presidente di quartiere si organizzassero prima di questi incontri, anche quando teoricamente certi documenti dovevano essere decisi da tutti arrivavano gia' con lo scritto pronto.
Un'altra cosa ridicola di questi figuri e' che c'era un finto segretario che doveva redigere il resoconto della riunione, questo l'ho scoperto solo quando e' stata messa in dubbio la mia coerenza, ebbene... stando a quanto aveva scritto questo pupazzo sembrava essere effettivamente cosi', per fortuna oltre a me c'eran altre persone non cosi' fortemente schierate con l'amministrazione che han potuto confermare la bontà della mia convinzione.
Avessi saputo che qualcuno scriveva questi rapporti avrei almeno chiesto di controllarli al termine delle sedute, e pensandoci dev'essere per questo che la cosa non e' stata pubblicizzata.
Bene direi che come "origine del male" si possa individuare questa ipocrita volonta' di far apparire che le decisioni venissero prese in accordo e non indipendentemente dalla volonta' dei residenti.
Atteggiamento peraltro diffusissimo nell'amministrazione attuale, non solo al Pescarotto.
Aggiungo solo che i 3 mesi di sperimentazione alla fine han superato l'anno, e do atto che alla fine qualcosa per migliorare la situazione s'e' effettivamente fatto, cosa che all'inizio non avrei mai detto possibile.

Ce ne sarebbe da dire ancora, ma per ora direi che e' sufficiente, come ripasso di storia contemporanea.

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