giovedì 12 febbraio 2009

dai che forse, ma forse, almeno uno paga

ma leggete i precedenti di questo "ragazzo che passava per caso", ai lavori forzati lui e la gente come lui.

dal Gazzettino di Padova:

È pericoloso: convalidato l’arresto
Fontolan ai domiciliari. Il 18 febbraio verrà giudicato con rito direttissimo

Giovedì 12 Febbraio 2009,
È stato convalidato l’arresto di Davide Fontolan, bloccato dalla polizia per violenza e resistenza a pubblico ufficiale martedì mattina durante le manifestazioni del Giorno del Ricordo. Il trentunenne padovano, già noto agli investigatori della Digos, ieri mattina è comparso davanti ai giudici del Tribunale collegiale, presieduti da Lara Fortuna, per essere processato con rito direttissimo. L’avvocato Aurora D’Agostino, difensore dell’imputato, ha chiesto i termini a difesa. Il Tribunale ha convalidato l’arresto, ma non l’ha scarcerato. Gli sono stati concessi gli arresti domiciliari. Fontolan ha dei precedenti specifici e i giudici lo hanno ritenuto socialmente pericoloso. Il processo verrà celebrato il 18 febbraio. A rappresentare l’accusa in aula c’era il pubblico ministero Federica Baccaglini. I giudici hanno ascoltato il vicequestore Marco Calì, dirigente della Squadra mobile, che ha provveduto all’arresto del giovane. Fontolan si è difeso. Dice che non ha colpito con un pugno al volto un dirigente della Divisione anticrimine. Sostiene che le nei filmati lo si vedrà con le mani alzate perchè cercava di difendersi dall’attacco della polizia. Perchè si trovava con il Collettivo? Dice che passava di lì, casualmente, e si è unito agli amici. Di diverso tenore la deposizione del vicequestore Calì. I fatti verranno ricostruiti durante il processo.
I questi ultimi anni gli investigatori della Digos avevano in qualche modo perso le tracce di Fontolan. Nel 2002 era stato denunciato per resistenza e radunata sediziosa, sempre nello stesso anno denunciato per turbata attività del commercio, nel 2004 denunciato per ingiuria a pubblico ufficiale e per concorso in estorsione, poi denunciato anche per detenzione di droga a scopo di spaccio (era stato trovato con 28 grammi di hascisc), infine denunciato per l’invasione del palazzo delle Debite, in piazza delle Erbe, ex sede dell’Inps.
Il Collettivo voleva impedire il presidio autorizzato organizzato dai militanti di Forza Nuova, i quali intendevano ricordare proprio davanti al Palazzo del Bo le vittime delle foibe, in memoria delle quali hanno depositato un mazzo di fiori. Ma la situazione è ben presto degenerata perchè una ventina di esponenti del Collettivo di Scienze Politiche ha aggirato l’edificio dell'Ateneo, intrufolandosi in via Cesare Battisti, da dove ha lanciato le transenne metalliche contro le forze dell’ordine.

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