giovedì 12 febbraio 2009

proprio non ci arrivano

quelli dell'onda animale prorpio non ci arrivano.
si chiedono, come mai loro, che non erano autorizzati, sian stati caricati, mentre queli di FN , autorizzati, no.
si' ma se non lo capsicono e' meglio metterli ai lavori forzati, non so spaccare pietre, per esempio, e' una cosa che anche questi sono in grado di fare secondo me, forse i piu' svegli potrebbero cucire jeans o palloni, ma non so.

dal Gazzettino di Padova

Giovedì 12 Febbraio 2009, (M.B.) Un presidio davanti al Tribunale per esprimere solidarietà al loro compagno arrestato dalla Polizia durante gli scontri di martedì. E’ quello che ieri mattina hanno organizzato gli universitari appartenenti al movimento dell’”Onda”.
«Abbiamo atteso la decisione del giudice – ha spiegato Sebastian Kohlscheen, studente di Scienze politiche – che con nostra grande delusione non ha ritirato il provvedimento restrittivo nei confronti di Davide. A questo punto noi proseguiremo la nostra mobilitazione chiedendo la liberazione del nostro compagno».
Mobilitazione che gli studenti dell’”Onda” e i giovani del centro Pedro hanno subito cominciato ieri sera in piazza delle Erbe, dove a manifestare, in questo caso per aver dovuto spostare un incontro culturale sul tema delle Foibe che si sarebbe dovuto svolgere al Cafè au livre di via Zabarella, sono scesi anche i militanti dell’area legata al Gramigna.
«Ci ha fatto piacere constatare – ha ripreso Sebastian Kohlscheen – che ieri mattina, davanti al Tribunale, la composizione studentesca era molto vasta e non faceva riferimento solo ai giovani dell’”Onda”. Abbiamo poi ribadito la gravità di quanto accaduto martedì mattina, quando noi esponenti anti-fascisti siamo stati caricati, feriti e arrestati, mentre ai rappresentanti di Forza Nuova è stato lasciato libero accesso alla piazza e all’Università».
E proprio contro i vertici del Bo punta il dito l’”Onda”: «Quanto accaduto è anche colpa del rettore Milanesi – termina lo studente di Scienze politiche – Non possiamo stare zitti di fronte a quanto accaduto».
«Queste giornate – ha aggiunto il leader del Collettivo di Scienze politiche, Omid Firouzi – sono importanti perché hanno riacceso lo spirito dell’”Onda”. Mercoledì prossimo organizzeremo un’assemblea di Ateneo in cui discuteremo dei fatti accaduti in questi giorni, ma soprattutto della condizione dell’università e della sua gestione».
Senza escludere eventuali prossime occupazioni: «Chiederemo, da marzo – termina Firouzi -, a Scienze politiche, un’aula auto-gestita e l’apertura della Facoltà per alcune notti bianche».

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